Icona della SS.Madre di Dio “Arapetskaja”

L’Arabet o icona araba della Madre di Dio è una delle icone più antiche, ma è conosciuta solo per nome. Nessuna informazione è stata conservata sul luogo e sull’ora della sua apparizione. Ci sono solo supposizioni e ipotesi su questo problema. Alcuni attribuiscono l’apparizione e la glorificazione dell’icona all’inizio del IV secolo, precisamente all’anno 301. 

Secondo altre fonti, la sua apparizione risale a tempi precedenti: il I secolo, e questo evento coincide con il momento in cui il Santo Apostolo Tommaso diffuse la luce dell’insegnamento del Vangelo in India.

Un altro nome dell’icona – “O Madre tutta cantata” è dovuto al fatto che il bordo della maforia “moiré” della Madre di Dio è decorato con un bordo con il testo della strofa del 13 ° kontakion del Grande Akathist in slavo ecclesiastico: “O Madre tutta cantata, che hai dato alla luce tutti i santi, il Verbo Santissimo, che hai accettato l’offerta presente, libera tutti da tutte le disgrazie e rimuovi il tormento imminente, gridando a Te: Alleluia. ” Inoltre, sul confine della maforia della Madre di Dio si possono leggere le parole con cui esordisce il Grande Akathist: “Al Voivoda eletto, vittorioso, come se si fosse sbarazzato dei malvagi…”. Nella tradizione della pittura di icone russa, questa iconografia è conosciuta fin dal XVII secolo.

La prima immagine della Madre di Dio “O Madre tutta cantata” si trova su diversi fogli dell’icona dipinta sul viso di Siya originale del XVII secolo. Su uno di essi l’icona si chiama “Arapskaya”. Nella pratica della pittura di icone dell’inizio del XX secolo. puoi anche trovare il nome “Arabo”. L’icona è un’immagine a mezzo busto della Madre di Dio girata di tre quarti, che sostiene facilmente il Bambino Cristo con i palmi delle mani all’altezza dei suoi avambracci. Le mani del Salvatore sono alzate e giacciono sul petto della Madre di Dio. A volte il capo della Madre di Dio è coronato da una favolosa corona reale. I paramenti della Beata Vergine sono solitamente costituiti da un chitone rosso-marrone e da una maforia “nuvola” di ciliegio, simbolo del mondo celeste. Sulle spalle e sulla testa della Madre di Dio, invece delle solite stelle – simboli di verginità – ci sono tre medaglioni con teste di angeli, che talvolta vengono interpretati dai teologi ortodossi come un’antica immagine simbolica della Trinità. Forse, nell’immaginario del XVII secolo. Questa lettura iconografica dell’immagine era associata all’Oriente, all’Egitto e alla Palestina, il che si rifletteva nella denominazione dell’icona “araba” o “araba”.

L’icona della collezione della Galleria Statale Tretyakov raffigura la Madre di Dio senza corona e una rarissima posizione a sinistra del Salvatore Bambino. Cristo è vestito solo con un perizoma e un himation, che in questa icona ha una forma unica di “nuvola” e, come se avvolgente, sostiene e nasconde Cristo.

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