Di stirpe regale Caterina nacque ad Alessandria nell’anno 287. Dotata di acuto ingegno e di una rara bellezza acquistò una fama preminente come donna versata in tutte le scienze. La sua tensione verso la verità la portò alla conoscenza della religione cristiana. Divenuta cristiana si dedicò ad ogni opera di bene e di perfezione spirituale.
Trovandosi nel 305 l’imperatore Massimino Daia in Alessandria e promuovendo grandi feste con sacrifici agli dei pagani, nel mezzo della festa si presentò Caterina e sfidando l’imperatore lo invitò a convertirsi alla vera fede. Adirato il sovrano convocò numerosi retori e filosofi a corte per discutere della filosofia pagana con la giovane Caterina. Convinti dalla sua eloquenza e grande sapienza anche questi vollero convertirsi a Cristo abbandonando la falsa religione pagana. Infuriato l’imperatore condannò a morte tutti questi filosofi e ordinò di sottoporre Caerna al supplizio della ruota dentata. Prodigiosamente questo strumento di supplizio si ruppe con grande fragore provocando panco fra i presenti. Massimino allora ordinò che Caterina venisse portata fuori della città e decapitata. Nel momento del sacrificio, allo spiccare del capo, dal collo sgorgò latte abbondante simbolo della sua innocenza. Il suo corpo venne trasportato dagli Angeli sul monte Sinai e ivi sepolto. Nel IV sec. l’imperatore Giustiniano fondò ai piedi della Sacra Montagna un Monastero e nel tempio centrale venne sepolto il corpo della Santa, meta tuttora d numerosi pellegrini.