S.Trifon era figlio di un prete di Novgorod. Un giorno mentre in chiesa si cantava: ” Beata è la vita di coloro che abitano nel deserto …” .
– si era nel 1525 – sentì come una chiamata. e allora volle recarsi nelle regioni inaccessibili e inospitali del Grande Nord, e si fermò vicino al fiume Kola. In questo luogo visse una vita eremitica e cominciò a predicare il Vangelo alle popolazioni pagane, che si dimostrarono subito ostili. Il Santo passava le sue giornate nella predicazione, sovente mettendo in pericolo la sua vita, mentre durante la notte vegliava nella preghiera. Un po’ alla volta la sua dolcezza e la sua pazienza vinsero ogni resistenza e poté battezzare molte persone. Egli costruì per loro una chiesa vicino al fiume Pecenga ( presso il lago Ladoga) e di fianco alla chiesa edificò un piccolo monastero mettendo come igùmeno uno dei suoi discepoli di nome Gurij. Qualche anno dopo, nel 1556, grazie a un importante donazione dello Zar, egli poté far ingrandire la sua fondazione e poco lontano di là, fondare uno skit, dedicato alla Dormizione, dove poté proseguire la sua vita ascetica. Un giorno , approfittando della sua assenza, un orso venne a mangiare la pasta che aveva preparata per fare il pane. Il santo lo sorprese e, dandogli uno schiaffetto sul muso, gli ordinò di non ritornare più nel monastero. L’orso obbedì e non si avvicinò più allo Skit. S.Trifon rimise la sua anima a Dio il 15 dicembre del 1583, dopo aver predetto il giorno del suo trapasso e aver previsto la distruzione del monastero da parte degli Svedesi, ciò che avvenne nel 1590. Tutti i monaci furono massacrati e la prima vittima fu lo Starez Jonas, che compì in seguito numerosi miracoli per gli abitanti del monastero ricostruito.