S.Filogono dotato da Dio di brillanti qualità naturali e di una grande pietà, aveva una conoscienza completa di tutte le scienze. Divenuto avvocato, mise il suo sapere e la sua eloquenza al servizio del suo prossimo della Grande Antiochia. Sposato e padre di una bambina, viveva in tutta sobrietà e castità, passava le sue giornate nei tribunali a difendere la causa degli innocenti e a tendere una mano soccorrevole agli oppressi. Era così noto per le sue virtù che fu scelto per volontà di Dio a diventare Arcivescovo della Grande Antiochia e quindi a intercedere con la sua preghiera e la sua cura pastorale presso il Giudice celeste per la salvezza del suo gregge. Anche se la persecuzione era terminata, quando salì alla cattedra episcopale nel 314 la siatuazione della sua Chiesa era ancora precaria e l’eresia ariana dava ancora gravi preoccupazioni, obbligandolo a combattere senza tregua per il risabilimento della verità e dell’unità della Chiesa, Al termine di una vita tutta celestiale, dopo aver pascolato con saggezza il suo gregge, come un Buon Pastore, rimise la sua anima al Signore nel 324. Subito dopo la sua morte il Sinodo dei Vescovi si riunì ad Antiochia e nominò come successore Eustazio che proclamò in modo ineccepibile la sua fede in Cristo, Verbo eterno increato e Unigenito del Padre, preparando così l’opera del Santo e Grande Concilio di Nicea.