Cristo, che nella Tua carità, sei morto per noi, fammi morire al peccato e spogliami dell’uomo vecchio, affinché mi levi in novità di pensiero davanti a Te in ogni momento ,
come in un mondo nuovo. Tu il Dio che non racchiudono i cieli e i cieli dei cieli, che hai scelto tra di noi un Tempio razionale a sua dimora, rendimi degno di divenire la dimora della Tua carità ; nella sua percezione i Santi hanno dimenticato se stessi e sono divenuti folli dietro a Te e nella loro ebbrezza in ogni momento si sono mescolati con Te, (cf. Ebr. 3,14) e non si sono voltati nuovamente indietro. Tu infatti hai inebriato con lo stupore dei Tuoi misteri coloro che avevano bevuto a questa dolce fonte perché avevano sete della Tua carità.
S.Isacco di Ninive “Discorsi spiirtuali” Ed Qiqaion 1895 pag 85 par. 88