S.Prokopio era figlio di un ricco mercante di Lubeck in Germania, e fu educato alla fede cattolica romana.
Giunto a Novgorod per sbrigare alcuni affari, fu toccato dalla bellezza della fede ortodossa e ricevette il S.Battesimo. Siccome egli desiderava arrivare alla perfezione della vita cristiana, distribuì tutti i suoi beni ai poveri ed entrò nel monastero di Koutin vicino a Novgorod. Una volta formato all’obbedienza e alle altre virtù monastiche, egli lasciò il monastero e si recò a Ustiug, per condurre ad imitazione di S. Andrea il folle, l’ascesi rara e pericolosa della follia in Cristo, ancora sconosciuta in Russia. Ogni giorno egli attraversava la città offrendosi volentieri alla derisione e alle ingiurie dei cittadini, e ogni notte, sotto il portico della cattedrale, pregava per tutti coloro che lo avevano deriso, ripetendo queste parole del Signore pronunciate durante la Sua Passione: “Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno!”. Vestito di stracci che non lo riparavano dal freddo durante l’inverno, egli accettava cibo solo dai poveri e dalla gente religiosa, rifiutando ogni elemosina da parte dei ricchi. Una notte d’inverno particolarmente fredda e non potendo più rimanere all’aperto cercò rifugio da gente povera, ma questi lo misero alla porta. Allora cercò di riscaldarsi avvicinandosi a dei cani randagi, ma questi fuggirono. Restato solo , Prokopio pregò Dio, sua unica speranza, e un Angelo venne e lo riscaldò. Per le sue opere ascetiche e e il suo abbandono completo alla Divina Provvidenza, il beato ricevette il dono della profezia. Una domenica egli prese la parola nella Cattedrale, esortando gli abitanti di Novgorod al pentimento per sfuggire a un terribile incendio che si stava per scatenare sulla città come successe a Sodoma e Gomorra. Siccome i cristiani gli risposero con derisione e insulti, egli continuò la sua predicazione per tre giorni nelle strade ma senza alcun successo. Quando la settimana finì, un’immensa nube, nera e terrificante, ricoprì la regione di tenebre, accompagnata da lampi e tuoni fortissimi che fecero tremare le case. Il popolo spaventato , comprendendo la sua colpa, si precipitò in massa alla Cattedrale dove S.Prokopio stava in preghiera davanti all’Icona dell’Annunciazione, chiedendo alla Madre di Dio d’intercedere in favore della città. Tutti si unirono alla sua preghiera, e si vide allora che dall’Icona colava un oilo dal profumo celestiale che dissipò l’atmosfera soffocante. L’uragano si spostò su una foresta vicina che devastò con una violenza inaudita e con la caduta di pietre brucianti. L’olio miracoloso fu raccolto in grande quantità e guarì numerosi malati. Dopo questo episodio Prokopio riprese la sua santa follìa dissimulando così la grazia che aveva ricevuo da Dio. Egli aveva l’abitudine di tenere in mano tre attizzatoi: se li teneva dritti verso l’alto significava che ci sarebbe stato un raccolto abbondante, ma quando li girava e li teneva verso il basso quell’anno la contrada sarebbe stata colpita dalla siccità. Egli si recava sovente sulla riva del fiune Suchona e stando su una roccia , pregava per i naviganti e i viaggiatori. Dopo essere stato per lunghi anni un vero Profeta di Dio nella città di Ustiug, S.Prokopio si addormentò nel Signore l’8 Luglio del 1303, vicino alle mura del monastero degli Arcangeli. Conformemente alla sua volontà fu sotterrato vicino alla Cattedrale e la pietra sulla quale egli pregava fu posta sopra la sua tomba. Nel 1458, incominciarono a prodursi dei prodigi sulla sua tomba, e durante la campagna militare del 1471, allorché l’armata era decimata da una terribile epidemia, il Santo apparve a dei soldati per confortarli. Dopo la battaglia quei soldati costruirono una cappella sulla sua tomba, e si cominciò a celebrare ogni anno la sua memoria che fu finalmente confermata da tutta la Chiesa Russa dal Concilio di Mosca del 1547.