S.Avrahamo era succeduto al S.Vescovo Giovanni, morto martire nel 345, sulla cattedra della Diocesi di Arbela in Mesopotamia.
L’anno seguente fu arrestato e portato in giudizio davanti al capo dei Magi Aderfora, che lo condannò alla tortura constatando il suo rifiuto di adorare il sole. Malgrado le intollerabili sofferenze che lo angustiavano il Santo gridava: “Io sono Cristiano! Adoro il vero Dio e lo adorerò fino alla morte. Non potete farmi adorare delle creature al posto del Creatore!”. Siccome cercavano di sottometterlo agli ordini del re Sapore II°, egli rispose:” Disprezzo il vostro empio re e non riconosco i vostri falsi dei. Più cerca di sottometterci alla sua impudenza e a sopprimere la nostra santa fede, più grande è la gloria che noi troviamo presso Dio. Invano cerca di farci del male!”. Non potendo sopportare questa audacia del Santo, senza indugio il tiranno lo fece decapitare in un luogo chiamato Thélam.