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S.Alipio (Stiliano) lo Stilita

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( Sant’Alipio (Stiliano) lo stilita – Cathopedia, l’enciclopedia cattolica)santalipio_stiliano_lo_stilita

Vita

Nacque nel 515 ca. ad Adrianopoli (nell’odierna Turchia) in Paflagonia (regione storica dell’Asia Minore, provincia romana nel III secolo); già prima della nascita, la madre ebbe una visione premonitrice della gloria futura del nascituro; orfano di padre all’età di tre anni, venne inviato giovinetto al vescovo Teodoro per istruirlo.

Venne nominato diacono ed economo della Chiesa di Adrianopoli, all’età di trent’anni manifestò l’intenzione di ritirarsi in solitudine, chiudendosi in una cella, dove rimase per due anni, poi salì su una colonna posta fuori dalla città.

Il suo ascetismo estremo radunò nel tempo un gran numero di discepoli. Alipio poté così fondare due monasteri, uno maschile e uno femminile. La tradizione ricorda che una luce discese dal cielo sul santo e che ebbe la facoltà di predire il futuro e guarire gli ammalati.

Alipio rimase in piedi sulla colonna per 53 anni, poi colpito da paralisi alle gambe, restò per altri 14 anni disteso su un fianco, finché morì molto anziano nel 614, durante il regno di Eraclio I (610-641) imperatore di Bisanzio. La reliquia della sua testa si trova in un monastero del Monte Athos, al quale nel 1428 furono unite le comunità fondate da sant’Alipio lo stilita.

A lui fu dedicato un monastero a Costantinopoli e venne raffigurato in un mosaico insieme a san Simeone, nella basilica di San Marco a Venezia.

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Un pensiero di S.Evagrio il Pontico

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“nel tempo della preghiera credi di non aver bisogno di lacrime per lavare i tuoi peccati, ricorda quanto tu sia stato lontano da Dio e di quanto tu gli sia debitore in tutto, e allora verserai calde lacrime.”

Da: Evagrio il Pontico  “La preghiera pura” a cura di Gigi Bertotti Ed. Il Leone verde  1998

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S.Caterina d’Alessandria

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Di stirpe regale Caterina nacque ad Alessandria nell’anno  287. Dotata di acuto ingegno  e di una rara bellezza acquistò una fama preminente come donna versata in tutte le scienze. La sua tensione verso la verità la portò alla conoscenza della religione cristiana. Divenuta cristiana si dedicò ad ogni opera di bene e di perfezione spirituale.

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Una Preghiera di S.Simeone il Nuovo Teologo

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s-simeone-il-nuovo-teologoTu conosci la mia povertà, tu sai che sono orfano, Tu comprendi la mia solitudine, vedi la mia debolezza e la mia impotenza, o Dio mio che mi hai creato: Tu non la ignori, ma la guardi e conosci ogni cosa. Vedi il mio cuore umile, vedilo contrito, vedi che mi accosto a Te, o mio Dio, nella mia colpevolezza,  e dammi dall’alto la Tua grazia, dona il Tuo Spirito Divino.

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Cosa si fa in un Monastero?

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monastero-anticoIl Monastero è un luogo e una comunità. Il Monastero può essere in un luogo isolato (deserto, montagna, isola) o anche in una città, ma anche in questo caso rimane un luogo isolato dal resto dell’abitato…è un luogo chiuso…i latini lo chiamavano “claustrum”  (in italiano “chiostro”). Si potrebbe dire meglio che è un luogo difeso, riparato..da chi e da che cosa? da tutto ciò che distrae l’uomo da suo rapporto con Dio.

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Un monastero a Musadino? Come è stato possibile?

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Siamo venuti a Musadino nel 2012 e ogni anno abbiamo acquistato una casa naturalmente vecchia, naturalmente a buon prezzo… Cosa volevamo fare? Con le nostre risorse finanziarie modeste non potevamo certo costruire un Monastero tradizionale in stile russo… anche perché in Italia per costruire qualcosa occorre sottostare a numerose leggi che regolano l’edilizia e la vincolano a certe condizioni. In più la Divina Provvidenza ci ha portato in questa località montana, in un antico borgo che ha i suoi vincoli paesaggistici e storici. Quello che potevamo fare era di acquistare edifici dell’edilizia rurale e restaurarli e inserire in essi quello che occorreva per poter vivere  in una dimensione di preghiera.

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Storia dell’Icona “Incorrotto Fiore”

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Rosa che non appassisce Grande Meteora 1790

Rosa che non appassisce
Grande Meteora 1790

Rosa che non appassisce (Ρόδον το αμάραντον)

La tipologia dell’icona appartiene al modello dell’Odighitria, con la variante caratteristica che prevede un fiore od un tralcio fiorito in mano alla Madre, mentre il Bambino è vestito con abiti regali e reca nelle  mani i simboli del potere sovrano: lo scettro e il globo. Sia la S.Madre  sia  il divino  Bambino recano sul capo corone preziose.

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