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S.martire Paramone di Bitinia

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Il    santo martire Paramone  e altri  370 martiri hanno sofferto per la fede in Cristo durante l’anno 250 sotto  l’ Imperatore Decio (249-251). Il governatore delle regioni orientali  Akviano mise  in prigione   370 cristiani, costringendoli a rinunciare a Cristo e a  sacrificare agli idoli. I prigionieri  vennero torturati, con l’intento che l’angoscia e minacce di morte li costringessero  a rinunciare a Cristo e  ad  adorare la divinità pagane. Un cittadino locale di nome   Paramone vedendo il tormento  dei cristiani  denunciò apertamente la brutalità del governatore e confessò anch’egli la loro fede nell’unico Dio vero, il Signore Gesù Cristo. Santo Paramone dopo una tortura brutale fu decapitato insieme agli altri  370 martiri.

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S.Irenarco e le sante sette donne martiri

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A Sebaste scoppia una persecuzione quando era governatore della città Massimiano. Sette donne, accusate di avere convertito i loro mariti alla religione cristiana, sono condotte davanti al governatore. Uno dei poliziotti, di nome Irenarco, incaricato della custodia delle sette donne, si dichiara cristiano e prende le loro difese. Massimiano è inflessibile e invita le cristiane a sacrificare agli dèi, ma queste, con un inganno, prendono gli idoli e vanno a gettarli nel lago. Ira del governatore contro Irenarco e le sue compagne.

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Icona “La Vergine del Segno”

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Nel dodicesimo secolo la città di Novgorod, una delle più antiche ed importanti città russe, estendeva la sua egemonia su tutta la parte settentrionale del paese. Il principe Andrei Bogolyubsky, signore di Suzdal, nel 1169 raccolse un grande esercito alla cui testa mise il figlio Mstisalv, con l’intento di riunire sotto il suo potere tutte le Russie. Dopo aver preso Kiev, l’esercito con il grosso delle sue forze si diresse fino alle porte di Novgorod, che cinse d’assedio nel mese di febbraio dell’anno successivo. Dopo tre giorni d’assedio, i cittadini di Novgorod erano stremati dalla sanguinosissima battaglia, al punto da ritenere che la loro ultima speranza si riducesse soltanto nell’aiuto e nella protezione della Santissima Vergine Continua a leggere

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Akatisto allo Spirito Santo

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Akatisto allo Spirito Santo

Kondakion 1

Venite, fedeli, a celebrare la discesa dello Spirito Santo. Dal seno paterno si è riversato luminoso sugli Apostoli, e ha  diffuso in tutta la terra la conoscenza di Dio. Egli rende degni della Grazia vivificante dell’adozione e della gloria celeste coloro che accorrono a Lui con un cuore puro, perché Egli santifica e rende divini coloro che a Lui cantano:

Spirito Santo, Consolatore,  vieni e dimora in noi!

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S.Alipio (Stiliano) lo Stilita

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( Sant’Alipio (Stiliano) lo stilita – Cathopedia, l’enciclopedia cattolica)santalipio_stiliano_lo_stilita

Vita

Nacque nel 515 ca. ad Adrianopoli (nell’odierna Turchia) in Paflagonia (regione storica dell’Asia Minore, provincia romana nel III secolo); già prima della nascita, la madre ebbe una visione premonitrice della gloria futura del nascituro; orfano di padre all’età di tre anni, venne inviato giovinetto al vescovo Teodoro per istruirlo.

Venne nominato diacono ed economo della Chiesa di Adrianopoli, all’età di trent’anni manifestò l’intenzione di ritirarsi in solitudine, chiudendosi in una cella, dove rimase per due anni, poi salì su una colonna posta fuori dalla città.

Il suo ascetismo estremo radunò nel tempo un gran numero di discepoli. Alipio poté così fondare due monasteri, uno maschile e uno femminile. La tradizione ricorda che una luce discese dal cielo sul santo e che ebbe la facoltà di predire il futuro e guarire gli ammalati.

Alipio rimase in piedi sulla colonna per 53 anni, poi colpito da paralisi alle gambe, restò per altri 14 anni disteso su un fianco, finché morì molto anziano nel 614, durante il regno di Eraclio I (610-641) imperatore di Bisanzio. La reliquia della sua testa si trova in un monastero del Monte Athos, al quale nel 1428 furono unite le comunità fondate da sant’Alipio lo stilita.

A lui fu dedicato un monastero a Costantinopoli e venne raffigurato in un mosaico insieme a san Simeone, nella basilica di San Marco a Venezia.

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Un pensiero di S.Evagrio il Pontico

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“nel tempo della preghiera credi di non aver bisogno di lacrime per lavare i tuoi peccati, ricorda quanto tu sia stato lontano da Dio e di quanto tu gli sia debitore in tutto, e allora verserai calde lacrime.”

Da: Evagrio il Pontico  “La preghiera pura” a cura di Gigi Bertotti Ed. Il Leone verde  1998

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S.Caterina d’Alessandria

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Di stirpe regale Caterina nacque ad Alessandria nell’anno  287. Dotata di acuto ingegno  e di una rara bellezza acquistò una fama preminente come donna versata in tutte le scienze. La sua tensione verso la verità la portò alla conoscenza della religione cristiana. Divenuta cristiana si dedicò ad ogni opera di bene e di perfezione spirituale.

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Una Preghiera di S.Simeone il Nuovo Teologo

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s-simeone-il-nuovo-teologoTu conosci la mia povertà, tu sai che sono orfano, Tu comprendi la mia solitudine, vedi la mia debolezza e la mia impotenza, o Dio mio che mi hai creato: Tu non la ignori, ma la guardi e conosci ogni cosa. Vedi il mio cuore umile, vedilo contrito, vedi che mi accosto a Te, o mio Dio, nella mia colpevolezza,  e dammi dall’alto la Tua grazia, dona il Tuo Spirito Divino.

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Cosa si fa in un Monastero?

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monastero-anticoIl Monastero è un luogo e una comunità. Il Monastero può essere in un luogo isolato (deserto, montagna, isola) o anche in una città, ma anche in questo caso rimane un luogo isolato dal resto dell’abitato…è un luogo chiuso…i latini lo chiamavano “claustrum”  (in italiano “chiostro”). Si potrebbe dire meglio che è un luogo difeso, riparato..da chi e da che cosa? da tutto ciò che distrae l’uomo da suo rapporto con Dio.

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