Audoeno o Dadone di Rouen (in francese Ouen; Sancy-les-Cheminots, 609 – Clichy, 24 agosto 684)
E’ un santo francese e in quella lingua si pronuncia s. Ouen; in latino si chiama Audœni, e per questo il dittongo fa in modo che venga chiamato anche Audeno. Chiarito questo, passiamo a dire che s. Audoeno detto anche Dadone, nacque intorno al 600 nei pressi di Soissons da una nobile famiglia, ricevé una pia educazione cristiana e da fanciullo ricevé la benedizione del grande abate s. Colombano (543-615), ospite dei suoi genitori.
Ancora giovane fu ammesso alla corte di Clotario II (584-629) re dei Franchi, qui si legò in amicizia ai futuri vescovi e santi, Eligio, Sulpizio, Desiderio ed altri. Dopo la morte di re Clotario II, proseguì la sua vita a corte con il successore, Dagoberto I (600-638) figlio di Clotario, crescendo ancor più nella considerazione e influenza.
Nel 636, Audoeno fondò un monastero a Rebais, richiedendo dei monaci per popolarlo, alla grande abbazia di Luxeuil, fondata nel 590 da s. Colombano e successivamente soggetta alla regola benedettina, con l’approvazione del vescovo di Meaux e del re Dagoberto I.
Fu tale la sua fama di santità, che a 40 anni, nel 640 benché ancora un laico, venne eletto vescovo di Rouen. Dopo aver trascorso un anno, nell’approfondimento dello studio della dottrina, fu consacrato 24° vescovo della diocesi, il 13 maggio 641.
Partecipò al Concilio di Châlon-sur-Saône (647-649), consacrò le chiese delle abbazie di Fontanelle e di Jumièges, protesse e favorì l’espandersi della vita monastica nella sua diocesi, aiutato anche dai suoi vecchi amici di corte, s. Wandrillo e s. Filiberto, fondatori ciascuno delle due abbazie, nell’ordine sopra citate.
Combatté strenuamente contro la simonia che affliggeva il clero locale. Divenne uno dei consiglieri più ascoltati di santa Batilde, madre di Clodoveo II re di Neustria e dei Franchi, morto prematuramente a 18 anni (638-656), la quale divenne reggente del regno, finché non fu costretta a ritirarsi nell’abbazia di Chelles († 30-1-680).
Nel 676 compì un pellegrinaggio a Roma, un’impresa per quell’epoca; al ritorno da una difficile missione diplomatica svolta presso Pipino II d’Héristal († 714), fondatore della dinastia dei Carolingi, il 24 agosto del 684, morì a Clichy (Parigi) nel luogo che oggi porta il suo nome.
Governò la diocesi di Rouen per 43 anni, un primato per quei tempi; venne sepolto nel monastero di S. Pietro a Rouen, chiamato poi Saint-Ouen. La sua festa religiosa è al 24 agosto.
Di Antonio Borrelli
Da “Santi e Beati”