Lasciate ogni carne mortale e mantenete il silenzio, e con timore e tremore avvicinatevi;
Lasciate ogni carne mortale e mantenete il silenzio, e con timore e tremore avvicinatevi;
La storia ispiratrice di come un monaco cieco e paralizzato compose il Salve Regina
Philip Kosloski | Set 25, 2018
HERMANN,REICHENAU
Th. Fink Veringen | CC BY-SA 4.0
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Il beato Ermanno era nato con palatoschisi, paralisi cerebrale e spina bifida, ma aveva anche una mente brillante
Dio usa spesso strumenti deboli per trarne un bene maggiore. È il caso del beato Ermanno di Reichenau (1013-1054). Ebbe un’infanzia estremamente difficile, ma i suoi genitori volevano il meglio per lui. Quando aveva 7 anni riuscirono a inserirlo in un monastero benedettino vicino casa, dove avrebbe potuto essere educato e allevato.
Al monastero Ermanno fiorì, e si scoprì rapidamente che se il suo corpo era paralizzato, la sua mente era invece straordinaria. Divenne un esperto di astronomia, teologia, matematica, storia e poesia. Era anche molto portato per l’apprendimento delle lingue, e imparò a parlare in modo fluente arabo, greco e latino.
Ancor più notevoli erano il suo atteggiamento gentile e la sua devota vita interiore. Aveva in sé una grande gioia, e malgrado le disabilità fisiche sorrideva sempre.
In seguito divenne cieco, e fu allora che iniziò a comporre splendidi inni. Anche se il suo corpo si indeboliva, la mente e il cuore erano infiammati dall’amore per Dio, che lo spinse a creare alcuni degli inni più noti di tutti i tempi.
In particolare, Ermanno compose il popolarissimo Salve Regina e l’Alma Redemptoris Mater. Entrambi gli inni sono stati inseriti nella Liturgia delle Ore, dopo la recita della compieta. Il Salve Regina è anche uno degli inni mariani più famosi della Chiesa.
Quando leggiamo o cantiamo questi due inni dopo aver appreso la storia del beato Ermanno li troviamo ancor più straordinari. Si tratta infatti di testi gioiosi pieni d’amore e di devozione, nati dal cuore di un uomo che in vita ha sofferto molto. Tutto questo ci ricorda il potere della fede e come non importino le sofferenze che dobbiamo sopportare, perché si può comunque lodare Dio e ringraziarlo per le meraviglie che ha compiuto per noi.
Ecco il testo del Salve Regina:
Salve, Regina,
madre di misericordia,
vita, dolcezza e speranza nostra, salve.
A te ricorriamo,
esuli figli di Eva;
a te sospiriamo, gementi e
piangenti in questa valle di lacrime.
Orsù dunque, avvocata nostra,
rivolgi a noi gli occhi
tuoi misericordiosi.
E mostraci, dopo questo esilio, Gesù,
il frutto benedetto del tuo Seno.
O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria!
e in latino:
Nascita Francia settentrionale o Belgio, V secolo
Morte Isole di Lerino, 450 circa
Santuario principale Abbazia di Lerino
Ricorrenza 24 maggio
Anche se non me l’hai mai chiesto direttamente, io sento dalle tue parole che ancora non comprendi perchè ho lasciato la Chiesa Romana per diventare ortodosso. “Eri addirittura membro di una delle parrocchie bizantine meno latinizzate!”, sembra che tu dica:” perché, allora?…”.
Egli non rifuggì gli impuri,
non distoglieva lo sguardo dai peccatori,
negli umili si compiaceva,
nei semplici si rallegrava grandemente.
Benedetto sia il Suo insegnamento
* * *
Da Dio è la Sua Divinità,
dai mortali la Sua umanità,
Melkisedek il Suo Sacerdozio,
dalla discendenza di Davide la Sua regalità,
Benedetta sia la Sua unione
***
La Sua Nascita ci dà la purificazione,
il Suo Battesimo ci dà il perdono,
la Sua Morte è vita per noi,
la Sua Ascensione è la nostra esaltazione,
come dovremo ringraziarlo!
Gregòrio I papa, detto Magno, santo. – Di nobile famiglia (Roma 540 circa – ivi 604), nella sua giovinezza ebbe preparazione culturale, relativamente ai suoi tempi, assai buona, arricchita in seguito da studî biblici e patristici molto vasti, avvertendo profondo l’influsso specialmente di s. Agostino.
L’inno pasquale in uso ancor oggi nella Liturgia della Pasqua nella Chiesa Ambrosiana risale al V° secolo. Quì di seguito si offre alla nostra attenzione la versione integrale e la traduzione in italiano:
BIOGRAFIA
Giovanni Cassiano è una figura di notevole rilievo del V secolo. Una vasta cultura e numerosi viaggi gli hanno permesso di esercitare un’influenza considerevole sul suo tempo e nei secoli seguenti.
Agostino di Canterbury (Roma, 13 novembre 534[1] – Canterbury, 26 maggio 604) è stato un monaco e il primo arcivescovo di Canterbury. Venerato come santo da cattolici, ortodossi e anglicani, è conosciuto anche come l’Apostolo d’Inghilterra.
La nostra chiesa negli anni ’80 quando era dedicata ai SS.Sergio e Serafino prima del trasferimento nel tempio di via Giulini si presentava in questo aspetto. Erano ancora tempi in cui la comunità parrocchiale era modesta…ma già di composizione internazionale…caratteristica che ha mantenuto ancora oggi.